Ieri vi abbiamo iniziato parlare dell’installazione S-barca 2019, realizzata da alcuni pazienti psichiatrici della Fondazione Emila Bosis in collaborazione con importanti artisti, che verrà inaugurata venerdì 10 maggio nel parco dell’Isola di San Servolo, Venezia. 

Gli appuntamenti per la giornata saranno due: 

Nel Parco dell’isola di San Servolo, in occasione della 58°Esposizione Internazionale d’Arte intitolata May You Live In Interesting Times, alle 17.30 potrete assistere all’inaugurazione con performance e animali dell’installazione “S-barca”, che rimarrà visitabile sino al 24 Novembre, anche di notte.

L’opera è stata ideata da Pier Giacomo Lucchini, Presidente e Fondatore di Fondazione Emilia Bosis e realizzata con gli amici storici e artisti azionali: Giorgio Vicentini (pittore informale varesino), Rocco Forgione (pittore surrealista torinese), Alessandro Verdi (pittore informale bergamasco), Gianni Bergamelli (pittore informale bergamasco), Pier Antonio Volpini (scultore bergamasco), Francesco Daminelli (scultore bergamasco). 

Gli Artisti hanno coinvolto anche alcuni pazienti psichiatrici ed operatori della Fondazione Bosis. Tutta l’opera è in ferro verniciato a forno, colore blu oltremare, le dimensioni sono abbastanza importanti: lunghezza metri 9, larghezza metri 4, altezza sculture metri 3.50

Il basamento richiama la forma geografica dell’isola di San Servolo e dallo stesso fuoriescono 4 scalmi (detti in veneziano “forcole”) che ospitano nel loro incavo i remi per la navigazione delle gondole. Ai lati del basamento ci sono 6 cubi artistici con sculture in gesso sintetico, le quali interpretano forme metafisiche e oggetti vari della nostra memoria.

Pier Giacomo Lucchini ci sottolinea: “L’opera intende esprimere il concetto che l’uomo butta e getta in mare molte cose, compreso se stesso, ma il mare, alla fine, rigetta all’uomo tutto ciò che ha risucchiato; certo, le cose si sono nel frattempo deteriorate, ma, per spirito e intelligenza, alla fine dei tempi, l’uomo può redimersi e vivere in armonia con la natura

Inoltre, è molto importante l’Arte partecipata: tema della biennale internazionale è appunto Tempi Interessanti, nel senso che, forse, se proviamo a pensare altrimenti, è ancora possibile vivere una vita dignitosa

Sempre venerdì 10 maggio, a San Servolo, ci sarà un convegno mondiale, in occasione della 58esima Biennale di Venezia, in merito al rapporto tra Arte e Follia dal titolo “Ultra Sanità“: l’unica realtà psichiatrica italiana a partecipare sarà la Fondazione Emilia Bosis. Al Simposio relazionerà, in inglese, l’attrice toscana, laureata in filosofia, operatrice in scienze olistiche da sempre specializzata in arte e follia, Giulia Benetti, la quale sottolineerà l’importanza di Teatro Stalla, ideato e realizzato da Pier Giacomo Lucchini all’interno di Fondazione Emilia Bosis, come una sfida culturale, artistica e architettonica al di là dei confini della psichiatria. Teatro Stalla, infatti, mette in scena persone con disagio psichico, attori professionisti, operatori, bambini, operatori che si relazionano con gli animali e gli animali stessi. Una realtà unica in Italia!

Giulia Benetti ci spiega che “il Teatro realizzato ha una potenza Catartica per tutte quelle persone che, senza distinzione, hanno la voglia di prendersi cura di loro stesse. Inoltre, ci ricorda che il teatro può essere terapeutico solo nella misura in cui la terapia non è il suo Obiettivo! La Potenza Trasformativa è parte costitutiva dell’arte in se stessa ed è raggiungibile attraverso la Disciplina e un lavoro artistico condiviso il cui Obiettivo è quello di rappresentare un valore sociale!