Dal 11 maggio al 24 novembre 2019 sarà presente al parco dell’Isola di San Servolo, Venezia, l’installazione S-barca 2019 realizzata da alcuni pazienti Psichiatrici della Fondazione Emila Bosis di Bergamo in collaborazione con gli artisti: Giorgio Vicentini, Gianni Bergamelli, Alessandro Verdi, Rocco Forgione, Pier Antonio Volpini e Francesco Daminelli. L’installazione è visibile liberamente 24h.

L’inaugurazione avverrà venerdì 10 maggio 2019 alle ore 17.30 e ore 19.00, seguito un buffet. Per l’occasione si terrà una performance artistica con attori e animali della Fondazione Emilia Bosis. L’ingresso è libero. Come raggiungere San Servolo: Linea N 20 Vaporetti ACTV 

A presentarci il progetto S-barca 2019 il Presidente della Fondazione Emilia Bosis ideatore dell’installazione Pier Giacomo Lucchini:

L’omologazione culturale non reprime, oggi, il pensiero trasversale. Ma agisce affinché esso non si costituisca. Fa in modo che l’originalità ed il pluralismo delle idee si risolvano in uno sterile monologo di masse.

Perciò la trasversalità significa opporsi al consenso imperante, per ridare vita alla possibilità di Pensare ed Essere Altrimenti. Tempo fa, ci avvisava O. Spengler ne “ Il tramonto dell’Occidente” che prima non era permesso a nessuno di pensare liberamente. Ora sarebbe permesso, ma nessuno ne è più capace, Ora la gente vuole pensare ciò che si suppone debba pensare. E questo lo considera libertà.

Dissentì il Big Bang, che forse casualmente o per Altro volere intraprese la strada per un nuovo Universo che è quello in cui viviamo, dissentirono Eva ed Adamo quando mangiarono del frutto proibito dell’albero della conoscenza, dissentì Prometeo dinanzi all’ordine divino che imponeva la subalternità dei mortali, e poi Socrate dinanzi alle leggi ingiuste della polis ateniese. Fu, in seguito, la volta si Spartaco al cospetto dell’iniquo ordinamento che sanciva la schiavitù sua e dei suoi compagni. Dissentirono Tiberio Gracco e Catilina, con l’effrenata audacia della sua congiura, e anche i ribelli che tolsero la vita a Cesare; successivamente i Ciompi e gli anabattisti, sia pure con esiti infausti. Dissentirono Lutero e gli eretici medievali, poi Giordano Bruno e Giulio Cesare Vanini, dando prova imperitura del coraggio dell’Essere contro. Dissenziente fu lo stesso Gesù Cristo, che, nel seguire il regno dei cieli si oppose alle ingiustizie di quello terreno. Dissentirono Cromwell in Inghilterra, i movimenti americani contro le guerre del Vietnam e della Corea, e Marx e Lenin contro le leggi del capitale. Dissentirono gli antifascisti in Italia e gli Uomini giusti contro l’orrore del nazismo, e poi Pasolini contro il nuovo fascismo della civiltà dei consumi, i rivoluzionari nella Francia del 1789 e i russi nel 1917; ma, poi, ancora i dissidenti sovietici verso il comunismo mal realizzato e Nelson Mandela verso la segregazione, Martin Luter King, Che Guevara e Gandhi. Furono dissidenti Sankara verso l’imperialismo occidentale in Africa, le generazioni del Sessantotto in lotta contro i padri, così come i movimenti femministi per l’emancipazione e le nuove transavanguardie artistiche. Fu dissidente Picasso verso la guerra e le brutture sociali, la Rosa Bianca rispetto al nazionalsocialismo così come papa Wojtyla contro qualsiasi forma di comunismo imperante ed oggi papa Bergoglio contro il potere nella chiesa, e poi dissentirono Falcone e Borsellino contro la mafia ed i cecoslovacchi verso l’Unione Sovietica e i Tibetani contro l’imperialismo cinese. Ancora, dissentirono nel 2001 a Genova i no Global e dissentono i siciliani contro il sistema di comunicazioni satellitari americano Muos e i piemontesi contro la linea ferroviaria ad alta velocità Tav.

Il dissenso arricchisce la multiforme galleria dell’avventura umana ed affiora limpidamente come il dissenso corrisponda a tutti gli effetti a una costante della storia. Per impiegare un vocabolo della grammatica heideggeriana potremmo dire che dissentendo, l’uomo si costituisce come Esistenziale.

La 58° Esposizione Internazionale d’Arte intitolata May You Live In Interesting Times riuscirà veramente, dissentendo, farci vivere “tempi interessanti” ?

La Fondazione Emilia Bosis con “ S-barca “, opera realizzata in sinergia tra i pazienti psichiatrici e gli artisti Giorgio Vicentini, Rocco Forgione, Alessandro Verdi, Gianni Bergamelli, Pier Antonio Volpini e Francesco Daminelli, dissentendo, intende provarci e regalare delle emozioni.

Arte partecipata per Pensare altrimenti e per necessarie Contaminazioni