Negli ultimi anni si parla più liberamente di salute mentale, ma lo stigma legato al disagio psicologico fatica a scomparire del tutto. Molti continuano ad avere idee errate, emozioni negative e persino comportamenti discriminatori verso persone che intraprendono un percorso di psicoterapia. Queste idee si basano spesso su una carenza di informazioni, peggiorata a volte da rappresentazioni stereotipate dei disturbi mentali sui media, e possono avere conseguenze serie.

Le conseguenze negative dello stigma

Lo stigma è un giudizio negativo rivolto a una o più persone a causa di tratti che le distinguono, come ad esempio una condizione di disagio psicologico. Può presentarsi come stigma sociale, cioè come discriminazione e un’opinione negativa da parte delle altre persone, ma spesso è anche interiorizzato. Questo vuol dire che persino chi soffre in prima persona di ansia, depressione o di altre condizioni condivide questa opinione negativa su di sé, e di conseguenza ha difficoltà nel chiedere aiuto.

Un’altra conseguenza negativa dello stigma riguarda i rapporti interpersonali: colleghi, familiari e amici potrebbero non comprendere la situazione, e nei casi peggiori ci si può imbattere in veri e propri casi di bullismo. La persona coinvolta rischia così di isolarsi e di provare un malessere ancora più pronunciato. Oltre all’isolamento emotivo, lo stigma può causare anche una diminuzione delle opportunità di lavoro, formazione e socializzazione. Si crea così un circolo vizioso che allontana sempre più da una vita appagante e soddisfacente.

Come affrontare e superare lo stigma

Per affrontare lo stigma è fondamentale iniziare dai preconcetti che abbiamo interiorizzato, cercando di lasciarci alle spalle l’idea che avere un disturbo mentale sia una colpa. Quando non ci si sente bene è importante superare la paura e i pregiudizi, cercando assistenza presso un professionista. Iniziare un percorso di psicoterapia online su una piattaforma come Serenis permette di trovare supporto nel modo più discreto. Possiamo così cominciare un viaggio di crescita interiore per sentirci meglio, imparando qualcosa di più su noi stessi e sulle cause del nostro malessere. Così facendo, supereremo a poco a poco il senso di vergogna che spesso accompagna un disturbo mentale, e faremo i primi passi per recuperare l’autostima perduta.

Un’altra azione utile per superare lo stigma è parlare onestamente con le persone a noi care, cominciando da chi più probabilmente saprà mostrarsi comprensivo e aperto all’ascolto. Come abbiamo detto, è facile isolarsi per paura del giudizio altrui, per cui dobbiamo attivamente impegnarci affinché ciò non succeda. Oltre a cercare supporto con amici e familiari è anche possibile unirsi a un gruppo di persone con esperienze simili alla nostra, scambiandosi storie e consigli per sentirsi meno soli. Al giorno d’oggi esistono anche diverse comunità online facilmente accessibili dove confrontarsi in completa sicurezza e dalla tranquillità di casa.

Parlare di salute mentale per ridurre lo stigma

Per ridurre lo stigma intorno a noi è anche importante parlare più apertamente di salute mentale, normalizzando così conversazioni che ancora avvengono di rado. Naturalmente non ci si deve sentire obbligati, ma quando si diventa più sicuri e a proprio agio con se stessi, magari grazie all’aiuto di uno psicoterapeuta, è un’idea da prendere in considerazione. Esistono diversi modi per farlo, ad esempio menzionare casualmente l’esperienza di psicoterapia, condividere un articolo sui social media, oppure avere una conversazione a cuore aperto con un familiare. Fare il primo passo può spaventare, ma esiste ormai un dibattito pubblico sulla salute mentale portato avanti anche da celebrità e sportivi, come la tennista giapponese Naomi Osaka o la ginnasta americana Simone Biles. I segnali positivi sono tanti e il mondo a poco a poco sta cambiando. Combattendo lo stigma giorno dopo giorno possiamo contribuire a un futuro di maggior benessere psicologico per tutti.

Fonte: sanihelp.it

https://www.sanihelp.it/news/32630/stigma—mentale-cos/1.html

Credit: Foto di Gerd Altmann da Pixabay