Un tempo andare dallo psicologo era considerato un tabù, oggi le cose sono cambiate. Tuttavia quando si parla di salute mentale, i falsi miti da sfatare sono ancora molti. Tante di queste credenze erronee rischiano di ostacolare una scelta importante come quella di prendersi cura del proprio benessere psicologico.

Non solo, a gravare sulla decisione di rivolgersi a un esperto c’è spesso anche la scarsa conoscenza di quello che implica un percorso di psicoterapia, come si svolge, quanto può durare e, non ultimo, quanto può costare in termini economici.

on l’aiuto di un’esperta abbiamo cercato di  fare chiarezza rispondendo ai dubbi più comuni e sfatando alcuni dei falsi miti che ancora circolano sul tema della cura mentale.

Quando e perché andare dallo psicologo

Ansia e stress nella nostra vita quotidiana sono spesso in agguato: ma come capire se si tratta solo di una fase di passaggio o se invece potrebbe rivelarsi utile la consulenza di un esperto e un percorso di psicoterapia?

«Ci sono fasi in cui chiunque può avvertire difficoltà o un senso di disagio che non permettono di vivere al meglio la propria vita – ci spiega Danila De Stefano, psicologa, oltre che Founder & CEO di Unobravo, startup nata per fornire supporto psicologico online – Gli ostacoli più comuni sono in genere quelli legati all’umore, all’ansia o allo stress che condizionano la quotidianità, ma anche le difficoltà relazionali, di coppia o familiari, così come quelle legate alla gestione delle emozioni possono costituire un problema».

Qual è dunque il campanello d’allarme che deve farci capire che è ora di rivolgerci a un esperto? «La spia principale è rendersi conto del persistere di certe dinamiche, nonostante si cerchi di far andare le cose diversamente. Significa che potenzialmente non riusciamo a superarle da soli. Quello può essere un chiaro segnale di aver bisogno di un professionista».

Come convincere una persona ad andare dallo psicologo?

A volte, però,  il malessere non riguarda direttamente noi ma chi ci sta vicino. Può capitare infatti di rendersi conto che un famigliare piuttosto che un amico sta vivendo un disagio più o meno profondo.  Ma se il consiglio di rivolgersi a un professionista non basta, come convincere chi sta male ad andare da uno psicologo?

«Purtroppo non è possibile “convincere” al massimo possiamo incoraggiare, sottolineare gli aspetti positivi del fare questo passo o ancora raccontare la nostra esperienza personale per dare coraggio – chiarisce Danila De Stefano – Il primo passo per un percorso efficace resta però la volontà del paziente di affrontare una difficoltà e superarla grazie all’aiuto di un esperto. Una volontà che non si può creare “convincendo”. Quello che dico spesso è che, a volte, anche solo capire di voler iniziare un percorso psicologico è un vero e proprio percorso a sé».

A gravare sulla decisione di rivolgersi a un professionista è spesso anche la scarsa conoscenza di quello che uno psicologo può fare.

«Sì, purtroppo oggi circolano ancora molte credenze errate – sottolinea la psicologa –  come ad esempio “se tanto devo parlare e basta, parlo con un amico che è gratis”. Rispetto a un amico pronto ad ascoltare le nostre storie, però, lo psicologo è un esperto che conosce bene le dinamiche che una persona mette in atto durante una determinata situazione, ne riconosce quelle disfunzionali e più profonde e conosce tecniche e strategie volte al potenziamento delle proprie risorse, al guardare gli eventi con occhi nuovi e diventare più efficaci nel raggiungere i propri obiettivi di vita.

Fonte: vanityfair.it

https://www.vanityfair.it/article/salute-mentale-quando-e-perche-e-importante-andare-dallo-psicologo-come-convincere-quanto-costa-una-seduta-quanto-dura-una-terapia-differenza-psicoterapia-online

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