Nessuno è un pomodoro da scartare, una metafora che assume tanto più significato agli occhi di un bambino. “Pomodori da scartare” è un libro illustrato scritto da Valentina De Pasca, storica dell’arte e da sempre impegnata con i bambini, con disegni di Brunella Baldi, edito da Edizioni Gruppo Abele racconta, attraverso la voce di una bambina, il complesso tema della malattia mentale. Ennio è il suo protagonista, un uomo che ha vissuto sempre “nella nebbia”, che ha visto calpestata la sua dignità perché rinchiuso in un manicomio, un uomo fragile, un nonno-bambino che dopo anni riconquista finalmente la libertà che per tanto tempo è stata solo un’ombra tra le mura dell’ospedale.

“Dentro a quelle mura non lo chiamavano con il suo nome, e a nessuno interessava sapere se stava bene o male”

Ennio è un ortolano e sa riconoscere con un solo sguardo se un pomodoro è pronto per essere raccolto o se è da scartare, ha un dono che è anche la sua salvezza. Perché un giorno Ennio può finalmente uscire dalla sua gabbia, inizia a lavorare per una cooperativa di agricoltori ed è la figlia del proprietario, una bambina, che affascinata da questo uomo silenzioso ma con gli occhi così simili ai suoi, ne racconta la storia. Ennio nell’orto è felice, solo la natura riesce a far dissolvere la nebbia e a permettergli di respirare.

“Il capo dei dottori aveva detto che Ennio era uno strano: «Urla forte quando non può aprire le finestre, e solo nell’orto le sue tempeste si trasformavano in cieli sereni». Papà aveva annuito, come fanno i grandi, ma per lui Ennio è solamente speciale”.

L’orto è la sua casa e la sua passione, lì può essere finalmente se stesso.

Il libro di Valentina De Pasca e Brunella Baldi, scritto tra l’altro con il carattere ad alta leggibilità EasyReading per agevolare la lettura delle persone con dislessia, è un libro per bambini, ma è anche per adulti, e non racconta solo il disturbo mentale, ma racconta un percorso e un progetto. Perché questo libro si ispira alla cooperativa Ortolani Coraggiosi, nata nel 2013 a Funecchio, nella provincia di Firenze, che ha dato posti di lavoro a ragazzi con autismo e altri disturbi psichici attraverso la coltivazione e vendita di ortaggi. Questa è una delle moltissime realtà presenti in Italia per la riabilitazione e inclusione delle persone affette da malattia mentale; come gli “ortolani coraggiosi” nel nostro Paese esistono infatti moltissime cooperative, case famiglie e reti di persone che si occupano della salute mentale e che ogni giorno, tra mille difficoltà, portano avanti la loro missione.

Realtà che rappresentano una svolta e una rivoluzione, iniziata più di quarant’anni fa grazie alla sensibilità e l’intelligenza di uno psichiatra coraggioso, Franco Basaglia, che per primo aveva compreso l’inadeguatezza e la crudeltà del sistema-manicomio, e che con le sue battaglie è riuscito a superarli attraverso la legge 180. Questa legge ha permesso di chiudere i manicomi e di dare nuova speranza e nuova vita alle persone con disturbo mentale con la nascita di percorsi illuminati come quello degli ortolani cui il libro si ispira.

“Pomodori da scartare” racconta questo progetto, racconta la storia di Ennio e di tanti che come lui hanno vissuto la durezza del manicomio, della dignità calpestata e la fortuna di una seconda opportunità. Le parole di Valentina De Pasca si animano di tutta la dolcezza e l’ingenuità che solo i pensieri di un bambino possono contenere, mentre i disegni a matita di Brunella Baldi cui accompagna collage di documenti sanitari degli ospedali psichiatrici ormai chiusi, ne amplificano la potenza comunicativa, per sottolineare la realtà di storie come quella di Ennio, storie spesso taciute tra vergogna e incredulità.

Quella di pomodori da scartare è una storia di incontro con l’altro, con il “diverso” al di là del pregiudizio, una storia di amicizia profonda fatta di comprensione e tenerezza: “L’ultimo giorno di vacanza io ho chiesto a Ennio perché non gli piaceva l’ospedale, lui mi ha risposto che in quelle stanze non riusciva a respirare. E quando di arrampicava sul fico, atterrando un attimo dopo nel cespuglio, era per cercare di volare. Però io adesso ho capito il motivo: lui voleva solo uscire dalla nebbia”.

Questa è anche una storia di libertà e di un monito che ritroviamo nelle parole di Franca Ongaro, moglie di Basaglia, che riecheggiano nella postfazione del libro a cura di Peppe Dell’Acqua: “Non si è stabilito che il disagio psichico non esiste, ma si è stabilito che in Italia non si dovrà più rispondere al disagio psichico con l’internamento e la segregazione”.

“Pomodori da scartare” è dunque la testimonianza di questa rivoluzione, che ogni giorno si compie, grazie a uomini e donne che lavorano incessantemente per l’integrazione e la riabilitazione di persone che con difficoltà cercano di uscire dalla nebbia.

Fonte: huffingtonpost.it

https://www.huffingtonpost.it/entry/pomodori-da-scartare-la-malattia-psichiatrica-raccontata-con-gli-occhi-di-un-bambino_it_5ceb9fb4e4b0512156f4c076