La spossatezza dovuta allo stress e ai mille impegni è diventata ormai una condizione “di default” per molte persone. La sensazione, caratterizzata da stanchezza estrema e scarsa energia, subentra di solito dopo un’esperienza particolarmente sfiancante sul piano mentale, emotivo o fisico (ad esempio: una malattia o viaggi di lavoro frequenti).

Ma non sempre è temporanea o circostanziale. L’affaticamento può essere anche sintomo di un problema più grave, come la depressione. In realtà questo senso di stanchezza estrema accomuna il 90% delle persone colpite da una malattia mentale, stando ai dati del 2018. (Tra gli altri segnali della depressione vi sono morale basso, problemi di concentrazione e di astinenza).

Per capire se una persona è depressa, e non semplicemente stanca, bisogna osservare sintomi che “devono ripresentarsi quasi tutti i giorni, e per quasi tutta la giornata, per almeno due settimane,” ha spiegato Don Mordecai, psichiatra e responsabile nazionale per la salute e il benessere mentale dell’associazione americana Kaiser Permanente.

In parte, depressione e spossamento estremo vanno di pari passo perché “la depressione agisce sui neurotrasmettitori associati alla lucidità mentale e al sistema di ricompensa,” continua Mordecai. Significa che, da un punto di vista fisiologico, la malattia va a colpire i livelli di energia.

Tra le altre cause, elenchiamo le ripercussioni della depressione sul sonno che si traducono in “difficoltà ad addormentarsi, problemi a mantenere il sonno, svegliarsi troppo presto o non riuscire a dormire profondamente,” spiega Sari Chait, psicologa clinica in Massachusetts.

La depressione colpisce anche la capacità di sentirsi motivati, rendendo sfiancante sul piano fisico ed emotivo portare a termine anche i compiti più semplici, come afferma Chait. Vestirsi per andare al lavoro, fare la spesa o salutare i colleghi possono apparire come delle imprese eroiche agli occhi di una persona depressa. Inoltre la depressione causa annebbiamento mentale, aggiunge Chait; chi ne soffre, pertanto, si vedrà costretto a investire maggiori energie per prendere decisioni o concentrarsi sul lavoro.

Il rapporto tra depressione e fatica può diventare ciclico. “Le persone depresse fanno uno sforzo maggiore per affrontare la giornata e quindi sono più esposte al rischio di affaticamento, condizione che a sua volta aumenta il senso di depressione e così via,” spiega Chait.

È importante ricordare che vi sono maggiori probabilità che il “senso di spossatezza sia un possibile sintomo di depressione, anziché una causa”, dice Mordecai. Tuttavia, sentirsi sempre stanchi per colpa di stress cronico, malattie croniche o di un disturbo del sonno (come apnea notturna o insonnia), può inasprire la tendenza alla depressione.

“Se una persona si sente sempre affaticata, qualsiasi sia il motivo, probabilmente avrà difficoltà a dedicarsi a pieno alla sua vita,” secondo Chait. Questo può tradursi in scarsa socializzazione, difficoltà di concentrazione a lavoro, cambiamenti nell’appetito o nell’attività fisica, aggiunge.

Per questo è fondamentale passare all’azione per migliorare il benessere generale, e questo vale sia in caso di stanchezza estrema imputabile alla depressione sia in caso di una debilitazione solo temporanea.

Per farlo, cerca d’identificare la causa ultima della tua stanchezza, consiglia Chait. Fai un inventario delle abitudini più recenti, della tua routine e dell’umore. Se riesci a tracciare un collegamento tra la stanchezza e un problema specifico – ad esempio stress, mancanza di sonno o infermità – inizia a cambiare il tuo stile di vita per renderlo più sano.

Il sonno è il punto più critico. Gli adulti, in genere, hanno bisogno di riposare tra le sette e le nove ore a notte, spiega Mordecai. Per un sonno davvero rigenerante, cerca di evitare la caffeina nel pomeriggio e limita il consumo di alcol prima di andare a letto. È consigliabile anche una pausa dalla tecnologia prima di dormire, dal momento che la luce blu degli smartphone può inibire la produzione di melatonina e rendere più difficile addormentarsi.

Il prossimo passo è esaminare agenda e carico di lavoro. Se ti senti stressato o esaurito, “cerca d’importi dei limiti e applica delle misure per essere certo di non sovraccaricarti”, continua Chait. Magari per farlo dovrai dire no a obblighi sociali o a progetti di lavoro a stretta scadenza, oppure dedicarti a una pratica settimanale di cura della persona.

Infine, cerca di fare attività sportiva durante la settimana. Potrebbe sembrare controindicato se ti senti stanco, ma “impegnarsi in un’attività fisica regolare può far crescere i livelli di energia” afferma Chait.

Se, nonostante i cambiamenti apportati al ciclo del sonno, al lavoro e alla routine sportiva, ti senti ancora stanco trascorse due settimane, “dovresti considerare la possibilità di rivolgerti a un professionista per stabilire se si tratta di depressione e, quindi, iniziare una terapia,” consiglia Chait.

Alcune persone, che mostrano sintomi di depressione, traggono giovamento dalle abitudini legate allo stile di vita (come attività aerobica e sonno), continua Mordecai. Ma molte altre potrebbero aver bisogno di una combinazione di cure – quali psicoterapia, terapia cognitivo-comportamentale e farmaci – da accompagnarsi ai cambiamenti nello stile di vita. E non c’è niente di male. Ricorda sempre che ci vuole del tempo prima di vedere risultati positivi, e che potresti aver bisogno di sperimentare varie opzioni.

“Parlarne con il medico curante o con uno specialista della salute mentale potrà indirizzarti al percorso di cura più giusto per te,” conclude Mordecai.

Fonte: huffingtonpost.it

https://www.huffingtonpost.it/2019/02/21/perche-la-depressione-ti-fa-sentire-sempre-stanchissimo_a_23674764/