“Il viaggio dell’Eroe/AntiEroe: Pinocchio” è il titolo dell’esposizione fotografica curata dalla fotografa Patrizia Riviera e che sarà esposta all’interno della mostra d’arte “L’Altro Pinocchio”, a promossa e realizzata dalla Fondazione Emilia Bosis, la cui inaugurazione si terrà sabato 12 maggio, ore 16,30, alla Porta Sant’Agostino, Bergamo.

La mostra fotografica è il risultato del lavoro condotto da Patrizia con Annamaria, Attilio, Daniela, Francesco, Juri, ospiti della Fondazione Emilia Bosis.

Secondo Josep Campbell, “Il Viaggio dell’Eroe” è la narrativa originaria da cui tutte le altre (miti, fiabe, leggende) si dipartono. La sua universalità è dovuta al fatto che la sua struttura rispecchia il viaggio nella vita di ciascuno di noi, con i suoi appelli all’avventura, le soglie da attraversare, le prove a cui siamo sottoposti, i pericoli e le difficoltà; maestri, alleati e antagonisti; fatica e gioie, paure e speranze. Ma soprattutto è un archetipo della trasformazione: l’eroe ritorna dal suo viaggio intimamente cambiato e pronto per una nuova fase dell’esistenza” scrive  Salvo Pitruzzella, docente Drammaterapia.

Pinocchio è un “AntiEroe” che non è il contrario dell’Eroe, ma una sua specie particolare, come il fuorilegge o il cattivo, al quale va però l’approvazione sostanziale del pubblico – ci spiega Patrizia Riviera -.  Ci appassiona perché è un ribelle e si fa beffe delle istituzioni come vorremmo fare tutti. Bugiardo e fannullone è però anche ingenuo e buono. E’ una “testa di legno” e prima di tutto vuole giocare e divertirsi, ma ha qualcosa in più e Geppetto lo ama subito come un figlio. L’obiettivo del viaggio di Pinocchio è dunque la trasformazione in un vero bambino, obiettivo che raggiungerà solo dopo innumerevoli avventure, errori e ribellioni. 

Nel laboratorio abbiamo percorso le 12 fasi del viaggio dell’eroe, confrontandole  con la storia di Pinocchio. Ognuno dei 5 protagonisti (Annamaria, Attilio, Daniela, Francesco, Juri) si è alternato nell’interpretazione del proprio Pinocchio personale, nei personaggi  della storia di un altro Pinocchio (Il Grillo Parlante, Geppetto, la Fata Turchina, Il Gatto e la Volpe) e nelle riprese fotografiche. Hanno scritto, pianificando di volta in volta, la propria parte, e successivamente riscritto le emozioni e i ricordi di ciò che avevano recitato. In sintesi, ognuno di loro è stato scrittore, sceneggiatore, attore e fotografo“.

 

Nella galleria alcune fotografie: