Viene definito come il più grande studio mai realizzato nel suo genere quello apparso sulla rivista Cell tramite il quale un team di ricercatori del Massachusetts General Hospital (MGH) e del Psychiatric Genomics Consortium annuncia che molti disturbi psichiatrici, disturbi che possono arrivare a colpire più del 25% della popolazione, derivano da geni comuni.

I ricercatori hanno infatti identificato più di 100 varianti genetiche che possono aumentare il rischio di una determinata patologia mentale o specifici disturbi psichiatrici.
Si tratta di uno studio importante, come spiega Jordan W. Smoller, ricercatore dell’unità di genetica psichiatrica dell’MGH nonché professore di psichiatria: “Comprendere come specifiche variazioni genetiche possono contribuire a un ampio spettro di malattie può dirci qualcosa sul grado in cui questi disturbi possono avere una biologia condivisa”.

Utilizzando una tecnica denominata associazione sull’intero genoma (genome-wide association, GWA), i ricercatori hanno analizzato i dati genetici di 494.162 soggetti di controllo sani e 232.964 soggetti che si sono visti diagnosticare almeno uno degli otto più comuni disturbi psichiatrici catalogare.
I risultati mostrano che esistono 109 varianti genetiche che possono influenzare il rischio per più di un disturbo psichiatrico.

I ricercatori hanno diviso i disturbi in tre gruppi a seconda delle correlazioni genetiche: disturbi caratterizzati da comportamenti compulsivi (anoressia, disturbo ossessivo-compulsivo e sindrome di Tourette); disturbi psicotici e dell’umore (disturbo bipolare, depressione, schizofrenia); disturbi dello sviluppo neurologico ad esordio precoce (disturbi dello spettro autistico, sindrome di Tourette, ADHD).

Fonte: notiziescientifiche.it

https://notiziescientifiche.it/molti-disturbi-psichiatrici-condividono-struttura-genetica-comune-secondo-nuovo-studio/