La questione tra i sessi non appare così scontata. Almeno a sentire i ricercatori dell’Istituto Mario Negri di Milano, che presentando uno studio sul tempo trascorso a casa durante il lockdown parlano apertamente di «differenze di genere» nella gestione dello stress.

Per Giulia Segre «le donne hanno provato più frequentemente sentimenti di vuoto, la sensazione di sentirsi indifese e riscontrato più problemi a prendere decisioni». Il disturbo dell’adattamento femminile si sarebbe dimostrato insomma più rilevante di quello maschile.

In generale, il 47 per cento degli italiani ha manifestato stress psicologico durante il lockdown ed il 5 per cento in modo grave. Tra i più colpiti appunto le donne, ma anche i disoccupati, le persone con studi elementari e chi abita in case piccole. Anche chi era vicino all’epicentro lombardo ha provato più disagio di chi ne era lontano. Nonostante questo il 64 per cento delle persone è uscito di casa durante il lockdown.

«Non tutti sono in grado di adattarsi a simili cambiamenti – spiega Maurizio Bonati -. La sintomatologia di stress riguarda circa il 15 per cento della popolazione e viene da domandarsi se sia una latenza o sia nata ora. In ogni caso, questi disturbi ci sono e se non vengono adeguatamente sostenuti rischiano di cronicizzare».

Sul punto interviene Corrado Barbui, professore ordinario di psichiatria a Verona: «Uno stress psicologico può essere legato alle circostanze e non significa avere delle conseguenze psichiatriche. Certo pone la questione di da dove venga e che percorso possa avere il disagio. Può diventare per esempio un fattore di rischio per una futura malattia psichiatrica. Però non è una malattia, non va curato, anche se probabilmente avrebbe senso promuovere la salute mentale in caso di nuove quarantene per mitigare eventuali futuri ulteriori disagi».

Fonte: lastampa.it

https://www.lastampa.it/cronaca/2020/06/09/news/le-donne-piu-stressate-degli-uomini-dal-lockdown-1.38948309