La sindrome di Todd: scopriamo assieme quali siano i deliranti effetti delle persone colpite da questo disturbo neurologico che mina la percezione visiva, causando forti allucinazioni.

LA SINDROME DI TODD

Il disturbo è chiamato anche “sindrome di Alice Paese delle Meraviglie” (“AIWS” dall’inglese, ovvero “Alice in Wonderland syndrome“), o ancora “allucinazioni lillipuziane” (poiché gli oggetti e/o gli ambienti possono apparire molto più piccoli o molto più grandi di come sono realmente). Essa è, come accennato, un grave disturbo neurologico. La sindrome di Todd ha molteplici conseguenze sulla percezione visiva, causando forti allucinazioni. Queste allucinazioni possiamo anche definirle come distorsioni dimensionali e morfologiche, tra cui micropsia e macropsia.

Ad oggi non sembrano esserci particolari o specifiche cure per il disturbo, considerando anche il fatto che si tratti di qualcosa di molto raro oltre che di temporaneo. Nei casi più gravi vengono però prescritti farmaci neurolettici (ovvero per il trattamento delle allucinazioni), antidepressivi, ansiolitici e stabilizzatori dell’umore.

MICROPSIA E MACROPSIA

La micropsia è inclusa tra i disturbi neurologici della percezione visiva e questa consiste in una condizione per cui gli oggetti osservati da chi ne soffre appaiono di dimensioni nettamente minori rispetto a quelle reali, oltre che più distanti.

La macropsia, invece, è esattamente il contrario della micropsia. Fa anche questa parte dei disturbi neurologici della percezione visiva e consiste nel vedere gli oggetti più grandi di quanto in realtà siano, talvolta credendoli anche più vicini.

PERCEZIONI DEL TEMPO E DELLO SPAZIO

l pazienti, spesso, presentano un senso del tempo e dello spazio distorto. Il tempo sembrerà infatti scorrere più lentamente rispetto alla normalità. La perdita di sensi, sebbene temporanea, causa una forte distorsione nella percezione della velocità: il paziente crederà di essere in movimento, anche quando è fermo.

LA PERCEZIONE DEL PROPRIO CORPO

Un altro sintomo caratterizzante è quello dell’alterazione dell’immagine del proprio corpo. Molte volte il malato confonde infatti la dimensione del proprio corpo, la forma delle proprie parti e talvolta anche di tutte le parti assieme.

I SINTOMI MENO FREQUENTI

Vi sono infine sintomi molto più rari oltre che gravi, tra questi:

  • mancanza di coordinamento
  • difficoltà nel muovere gli arti
  • perdita di memoria a lungo termine
  • sensazione persistente di essere ascoltato, osservato o toccato, provocando angosce e preoccupazione nei malati
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CURE ALLA SINDROME DI TODD

Ad oggi non sembrano esserci particolari o specifiche cure per il trattamento di questo disturbo, anche considerando il fatto che si tratti di qualcosa di molto raro oltre che di temporaneo. Nei casi più gravi, generalmente, vengono prescritti al paziente farmaci neurolettici per il trattamento delle allucinazioni, antidepressivi, ansiolitici e stabilizzatori dell’umore.

COSA PUÒ SCATURIRE LA SINDROME DI TODD

EMICRANIA ED EPILESSIA

Il disturbo, nella maggioranza dei casi, è temporaneo, oltre che presentarsi in condizioni ormai abbastanza chiare. Tra le cause di queste allucinazioni vi sarebbero forti crisi di emicrania o crisi epilettiche. E’ stato infatti dimostrato come i pazienti affetti da ciò presentino un apparato visivo privo di lesioni: la sindrome implica un disturbo nella percezione, non una patologia visiva.

Questa sindrome può verificarsi anche in pazienti con tumori cerebrali. In questo caso, l’effetto del disturbo neurologico potrebbe non essere temporaneo.

ABUSO DI ALCUNI FARMACI

Altri studi evidenziano come alla base dei sintomi possa esserci perfino l’assunzione di alcuni farmaci, come l’anticonvulsivante topirimato, usato proprio nel trattamento dell’emicrania. Tra gli altri prodotti farmaceutici troviamo anche il destrometorfano, utilizzato nella cura della tosse e l’oseltamivir, cura contro alcuni tipi di influenza.

SCHIZOFRENIA

Le allucinazioni lillipuziane, essendo effetti analoghi ad alcuni sintomi psicotici, sono anche associate alla schizofrenia e al disturbo schizoaffettivo. Vi sono però chiare differenze tra i sintomi dell’AIWS e i sintomi psicotici: in particolare il loro riconoscimento da parte del paziente come sintomi non reali, oltre che di una durata temporanea.

MONONUCLEOSI INFETTIVA

Il virus di Epstein-Barr causa molte patologie, tra cui la mononucleosi infettiva. Quest’ultima può essere la causa delle deliranti allucinazioni o fuorvianti percezioni visive legate alla sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie. Questo virus, comunemente e popolarmente chiamato “malattia del bacio”, si trasmette per lo più con la saliva, causando sensi di spossatezza, febbre elevata, faringite e ingrossamento dei linfonodi (soprattutto quelli del collo).

LA SINDROME DI TODD E L’ANALOGO EFFETTO DI ALCUNE DROGHE

Effetti analoghi a quelli della sindrome di Todd, si avrebbero proprio con determinate droghe psicoattive (come l’LSD). Il termine fa riferimento alla proliferazione di un gruppo molto ampio di molecole, principalmente di natura sintetica, caratterizzate da proprietà farmacologiche e tossicologiche. Queste possono causare danni importanti all’organismo, compromettendo quindi la salute dei consumatori. Queste droghe causano infatti percezioni alterate tra cui sinestesie, un senso distorto della realtà ambientale, intensificazione delle sensazioni.

LE ORIGINI DELLA SINDROME DI TODD

La sindrome prende il nome dal noto psichiatra inglese, John Todd, nato nel 1949 e morto nel 2007. Todd studiò questo disturbo soprattutto dopo aver scoperto che alcuni suoi pazienti affetti da specifici attacchi emicranici e da gravi crisi epilettiche, presentavano anche dei deficit psicotici e alterazioni percettive. Questi individui avevano infatti molte allucinazioni, riferite, come già accennato, sia alla grandezza degli oggetti che alla localizzazione spaziale.

La cosa che incuriosì maggiormente Todd, fu il fatto nessuno di tutti quei pazienti presentava tumori al cervello, lesioni all’apparato visivo o disturbi mentali diagnosticati. I pazienti erano infatti lucidi, in grado di pensare razionalmente e di distinguere le proprie allucinazioni dalla realtà, riconoscendo quindi quest’ultime (principale differenza rispetto alle malattie psichiatriche).

SINDROME DI TODD PRESENTE NEI BAMBINI

Da alcuni studi è emerso come queste alterazioni delle percezioni siano riscontrabili anche, se non soprattutto, nei bambini dai 2 ai 3 anni. Fortunatamente si tratta di squilibri che, solitamente, rientrano dopo poco tempo. Grant Liu, pediatra del Children’s Hospital di Philadelphia, ha effettuato uno studio riferito proprio a questa sindrome sui bambini. In particolare, Liu ha analizzato 48 bambini con la Sindrome di Todd diagnosticata. Il disturbo più frequente è risultato essere il vedere gli oggetti più piccoli, o più lontani. Nel 52% dei casi, però, non sono state in alcun modo individuate cause scatenanti. Non solo: nella maggior parte dei soggetti, i sintomi sono scomparsi spontaneamente, dopo poco tempo.

Ma i bambini di due o tre anni non sono stati gli unici a riscontrare questa bizzarra sindrome: nel 2014 la Pediatric Neurology mostra uno studio su questa sindrome. Qui si evidenzia che l’età media dei bambini a cui questo disturbo viene diagnosticato, è di 8 anni. I sintomi più comuni anche questa volta sono micropsia e macropsia.

LA SINDROME DI TODD E ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

Anche un celebre romanzo, dal quale il disturbo prende il nome, sembra trattare proprio di questa sindrome. Stiamo parlando “Alice Adventures in Wonderland” di Lewis Carroll, pubblicato nel 1865. La cosa bizzarra è proprio questa: quando il racconto esce siamo a fine del XIX secolo, mentre quando il disturbo viene diagnosticato siamo circa un secolo dopo. Ciò che succede ad Alice, però, richiama chiaramente la sindrome di Todd: nel romanzo di Lewis Carroll, Alice presenta la effetti analoghi alla sindrome di Todd, dopo l’ingestione di muscimolo. Questo sarebbe un alcaloide psicoattivo contenuto dall’amanita muscaria e dall’amanita pantherina, che nel romanzo viene descritto come un “fungo rosso e bianco”. Questo è un possibile riferimento ai funghetti allucinogeni, ovvero ad una specie di funghi dalle caratteristiche psicoattive. Ne esistono circa duecento specie, diffuse in tutto il mondo.

Nel celebre racconto la protagonista ha una serie di disavventure di micropsia e macropsia, vedendo oggetti o parti del proprio corpo più piccoli o più grandi del reale. Alcuni studiosi sostengono che Carroll abbia scritto il romanzo facendo riferimento alla propria esperienza derivante dalle numerose emicranie di cui soffriva. Altri sostengono invece che l’autore soffrisse proprio di epilessia.

Fonte: electomagazine.it

https://electomagazine.it/cose-la-sindrome-di-todd/

Credit: Foto di Photorama da Pixabay