Ansia? Problemi dell’umore? Senso di malessere e solitudine per una perdita, una separazione o un periodo di stress intenso?
Nel futuro potrà capitare che i medici anziché antidepressivi e ansiolitici prescrivano “dosi” di natura.
Andare per funghi, passeggiare nei boschi o camminare in montagna sono tutte attività che fanno bene alla salute psico-fisica ed è stato riscontrato da recenti studi che la depressione si cura anche facendo trekking.

La ricerca Americana
Un team di ricercatori del Michigan della De Montfort University, del James Hutton Institute e dell’Edge Hill University, capitanati dalla Dott.ssa Melissa R.Marselle ha effettuato uno studio, pubblicato poi sulla rivista Ecopsychology, che conferma i benefici delle camminate all’aperto.

La ricerca ha coinvolto 1.991 persone che hanno partecipato al programma “Walking for Healt” e ciò che è stato riscontrato è che il contatto con la natura è un vero toccasana per le persone che vivono eventi stressanti.
La camminata non ha costi, è a basso rischio, può essere fatta più o meno da tutti coloro che non hanno problemi di deambulazione e se viene fatta in un bosco, in montagna, in campagna o al parco, è un potente anti- stress.
Inoltre farlo in compagnia di altre persone aumenta i benefici!
Secondo i ricercatori, pertanto, la depressione si cura anche facendo trekking sia combinando l’attività fisica ad una terapia farmacologica (nei casi più seri), sia come unico rimedio.

“Nature prescription”
Si chiama così la sperimentazione messa in atto da alcuni medici della Scozia per alleviare i disturbi psico-fisici.
Dal momento che nel mondo sviluppato sono in aumento ansia, fobie, nervosismo, insoddisfazione e disagio e il ricorso a psicofarmaci è triplicato, il bisogno di trovare nuove terapie è d’obbligo.
Così da qualche mese i medici che aderiscono al “Nature prescription” raccomandano ai loro pazienti “dosi di natura”.
La National Healt Service del Regno Unito ha un approccio non farmacologico in cui la depressione si cura facendo trekking. La ricetta prevede di svolgere varie attività all’aperto perché la componente naturalistica è parte fondamentale della terapia: aiuta a rilassarsi, a distendersi e a stancarsi fisicamente.

Un calendario preciso
Questo progetto Scozese prevede un vero e proprio calendario da seguire a seconda del periodo dell’anno.
In estate le persone vengono incoraggiate a camminare sulla spiaggia e al mare alla ricerca di conchiglie e sassolini.
In primavera si suggeriscono sentieri e itinerari per scoprire e riconoscere le piante; in inverno i pazienti sono sollecitati nelle ore di luce a fare birdwatching o ciaspolate nella neve.
L’autunno, infine, è la stagione per godersi i colori dei boschi e ricercare i funghi.
L’intento del programma medico è quello di stimolare le persone a muoversi in qualunque momento e con qualunque condizione atmosferica, perché aria e luce sono fondamentali per combattere i disturbi dell’umore.

Fonte: amando.it

https://www.amando.it/salute/benessere/la-depressione-si-cura-facendo-trekking-in-natura.html