Nuovo episodio di tremore, il terzo, per la cancelliera tedesca Angela Merkel: per l’esperto ci sono 5 possibili cause
Disidratazione
favorita dal gran caldo,
chiamata in causa la prima volta, ma anche l’effetto
collaterale di alcune terapie, oppure sintomi di patologie neurologiche come epilessia o Parkinson, o ancora una forte componente psicosomatica. Ad analizzare
per l’AdnKronos Salute il nuovo
episodio di tremore, il terzo per la cancelliera
tedesca Angela Merkel, è Massimo Di Giannantonio,
presidente eletto della Società italiana di psichiatria (Sip) e ordinario di
Psichiatria all’università G. D’Annunzio di Chieti, che ipotizza 5 possibili cause.
Questa volta Merkel ha cominciato a tremare in occasione della cerimonia con
gli onori militari a Berlino per il premier finlandese Antti Rinne, nuovo
presidente di turno della Ue.
“A un esame televisivo e puramente esterno, e in
mancanza di altri dati – riflette Di Giannantonio – la cancelliera potrebbe essere affetta da
forme di patologia neurologica. Il tremore così evidente potrebbe essere di
tipo epilettico, o legato al morbo di Parkinson. E’ bene ricordare che le crisi
epilettiche possono essere di lieve, media o notevole entità –
precisa lo specialista – e l’eziopatogenesi può essere
di natura vascolare, neurodegenerativa o neoplastica. Il Parkinson, invece,
porta alla riduzione dell’attività di una parte specifica del cervello, e
questo impedisce la stabilizzazione e porta a un tremore ingravescente, con il
passare del tempo. Anche la disidratazione“, chiamata in causa
dalla stampa in occasione del primo episodio di tremore catturato dalle
telecamere, “potrebbe essere all’origine del problema“.
Secondo Di Giannantonio, però, “non si può escludere una
componente psicosomatica legata al concetto di vulnerabilità. Se ho
sperimentato sintomi che sono arrivati inaspettati e mi hanno lasciato privo di
controllo, peggio ancora davanti alle telecamere – spiega lo
psichiatra – indipendentemente dalla loro origine inizierò
ad avere il timore di essere vulnerabile a questi attacchi. Una condizione che
mi rende molto preoccupato e favorisce, a sua volta, un’ipersensibilità. Tutto
questo facilita, stimola e favorisce l’arrivo delle crisi“.
Insomma, un serpente che si morde la coda. A scatenare i tremori potrebbe
essere anche la combinazione di “una patologia di interesse
neurologico e una di interesse psicologico“, continua l’esperto.
Non si possono escludere, infine, “anche possibili effetti di
eventuali farmaci assunti dalla cancelliera – aggiunge l’esperto
esaminando il quinto punto – E’ il caso degli
antipertensivi, ma anche altre molecole che, con il caldo, possono favorire
crisi di tipo ipotensivo“. Per Di Giannantonio restano aperti “numerosi interrogativi sulla natura di queste
crisi. Con stress e calura che fungono da aggravanti. Possiamo dire però che,
dal momento che si rileva una certa frequenza di questi episodi, non si tratta
di crisi da sottovalutare“, conclude.
Fonte: meteoweb.eu