Tempo di ferie: partenze, ma anche rienti. Con Alessandro Pesce, psicologo, psicoterapeuta ad orientamento biosistemico e naturopata avevamo già riflettuto sulle sindromi da rientro a casa, al lavoro, a scuola. Ma se sotto l’ombrellone si porta (ossessivamente) con sè lo smartphone e si resta sempre connessi come saranno le nostre ferie? 

Nell’articolo sullo stress da rientro dell’anno scorso Alessandro Pesce aveva evidenziato come il “ritmo di vita” sia cruciale per il nostro benessere e quanto sia importante potersi concedere una pausa per rigenerarci sia fisicamente che psicologicamente.

«Avevo anche suggerito alcune strategie per fronteggiare al meglio il rientro dalle ferie per evitare la ormai nota sindrome da rientro. E’ chiaro che detta così sembra alquanto ovvio e banale e di certo non ci vuole lo psicologo per certificare che andare in vacanza faccia bene, tuttavia è importante sottolineare come lo stress da rientro sia una sindrome squisitamente moderna, comparsa da pochi anni non a caso, date le sostanziali modifiche accorse nella società odierna, la quale, è organizzata in modo estremamente differente rispetto a qualche decade fa» spiega lo psicologo.

«Oggi, i ritmi di vita sono estremamente sbilanciati verso l’iperattività, la quale, risponde alle leggi del consumismo piuttosto che alle leggi del benessere. Questi ritmi sono estremamente fagocitanti e tante volte ci ritroviamo immersi in attività senza quasi rendercene conto o a lavorare anche fuori dall’orario di lavoro perché “è da fare”! Complici in tal senso sono anche gli smartphone, che se da un lato rappresentano un meraviglioso strumento tecnologico, dall’altro ci portano ad essere sempre connessi, raggiungibili e di conseguenza sempre stimolati».

«Avevo anche suggerito alcune strategie per fronteggiare al meglio il rientro dalle ferie per evitare la ormai nota sindrome da rientro. E’ chiaro che detta così sembra alquanto ovvio e banale e di certo non ci vuole lo psicologo per certificare che andare in vacanza faccia bene, tuttavia è importante sottolineare come lo stress da rientro sia una sindrome squisitamente moderna, comparsa da pochi anni non a caso, date le sostanziali modifiche accorse nella società odierna, la quale, è organizzata in modo estremamente differente rispetto a qualche decade fa» spiega lo psicologo.

«Oggi, i ritmi di vita sono estremamente sbilanciati verso l’iperattività, la quale, risponde alle leggi del consumismo piuttosto che alle leggi del benessere. Questi ritmi sono estremamente fagocitanti e tante volte ci ritroviamo immersi in attività senza quasi rendercene conto o a lavorare anche fuori dall’orario di lavoro perché “è da fare”! Complici in tal senso sono anche gli smartphone, che se da un lato rappresentano un meraviglioso strumento tecnologico, dall’altro ci portano ad essere sempre connessi, raggiungibili e di conseguenza sempre stimolati».

Fonte: bolognatoday.it

http://www.bolognatoday.it/salute/vacanze-rientri-stress-smartphone.html