Combattere
lo stigma e i pregiudizi ancora esistenti nei confronti delle persone affette
da disturbi mentali, con questo obiettivo è nato il concorso di arti
grafiche “People in mind”. Oltre 800 le adesioni in tutta Italia e
690 quelle elette per il concorso. Tre sono state le opere vincitrici che hanno
saputo raccontare al meglio, attraverso l’arte, cosa vuol dire “avere a
mente” le persone affette da malattie mentali.
Tutti i contributi artistici sono stati validati, valutati e selezionati da una
giuria tecnica composta da rappresentanti delle principali società
scientifiche, da un rappresentante di Onda, da un esperto d’arte e da un
rappresentante di Lundbeck Italia.
Il giudizio sulle opere è stato unanime: gli autori hanno saputo interpretare e
raccontare, in modo differente ma con grande intensità, cosa vuol dire vivere,
oggi, con un disturbo mentale o stare accanto a una persona che ne soffre;
tutte le opere condividono la richiesta comune di “guardare oltre il
pregiudizio e gli stereotipi” e di valutare ciascuno per la sua unicità di
individuo. L’iniziativa è stata voluta e organizzata da Lundbeck Italia,
azienda farmaceutica che mette al centro del suo lavoro quotidiano la persona
con disturbi mentali.
Le opere in concorso
Le
prime 25 opere esposte oggi a Roma, nella sede della premiazione, nella
residenza dell’Ambasciatore di Danimarca Erik Vilstrup Lorenzen: ciascun
autore ha saputo esprimere la propria percezione della persona che soffre a
causa di un disturbo mentale ed è riuscito a raccontarlo attraverso l’arte.
L’opera vincitrice è “Abbraccio della mente”; secondo posto assegnato
a “SpecialMenteBelli”, terzo posto a “Insieme”: tutte le
opere sono visionabili sul sito www.concorsopeopleinmind.it e sui canali social di Lundbeck
Italia.
Sono stati inoltre conferiti alcuni premi speciali fuori concorso al miglior
disegno (dal titolo “Blindness”), al miglior fumetto in concorso
(intitolato “Facile, come bere un caffè!”) e all’opera che ha
ricevuto il maggior numero di like sul sito del contest (Titolo: “Come
uscirne? Ho paura”). Due riconoscimenti speciali fuori concorso sono stati
infine assegnati a un’associazione: Progetto Itaca e a una persona fisica il
dottor Claudio D’Amario, attuale direttore generale Prevenzione
sanitaria del ministero della Salute, «per essersi distinto nell’aver messo al
centro delle Sue attività la salute delle persone con disturbi mentali».
Le 690 opere in concorso sono così suddivise: 332 disegni, 50 opere di fumetto
e 308 di pittura; i partecipanti hanno aderito da tutta Italia, in particolare
da Lombardia (136), Lazio (82) e Puglia (70) e hanno un’età media di 43 anni.
Di tutte le opere, circa 200 sono state presentate in rappresentanza di
associazioni, centri di salute mentale e di altre realtà di assistenza e di
cura.
«Da 25 anni in Italia ci dedichiamo instancabilmente a migliorare la vita delle
persone con disturbi mentali, persone che sono quotidianamente condizionate non
solo dalla malattia ma anche dallo stigma e dai pregiudizi – ha spiegato Tiziana
Mele, Ad di Lundbeck Italia – Abbiamo lanciato questo contest perché
volevamo che più persone possibili iniziassero a domandarsi cosa vuol dire
vivere con un disturbo mentale e cosa vuol dire vivere con lo stigma ad esso
associato. La risposta che abbiamo ricevuto con più di 800 candidature e quasi
700 opere ammesse è stata sorprendente. Ci ha fatto capire che siamo sulla
strada giusta e che dobbiamo continuare a parlare delle patologie mentali e a
coinvolgere le persone attraverso l’empatia che anche l’arte può creare. Questo
percorso – conclude – è reso possibile grazie al sostegno delle associazioni e
Società Scientifiche, che ringrazio per il supporto fornito al concorso. Solo insieme
si può fare cultura e migliorare la vita delle persone con disturbi mentali».
Le opere sono visibili sul sito del contest e saranno oggetto, nel 2020, di una
mostra itinerante per raccontare, in Italia e non solo, cosa significa ‘avere a
mente’ le persone che soffrono di disturbi mentali; verranno poi vendute e il
ricavato donato in beneficienza ad associazioni che si dedicano alle persone
con disturbi mentali.
Fonte: farmacista33.it