Dopo giorni di grande fatica logistica, data la posizione sul mare di Venezia, il Gran Giorno è arrivato e i 500 invitati, provenienti da tutta Italia, hanno assistito ad uno spettacolo sensazionale: pieno di ritmo, energia, poesia, arte ed ironia.

Protagonisti assoluti in scena: falchi, carrozze, cavalli, cani, oche, gru, cicogne, conuri, ospiti e operatori della Comunità Psichiatrica “Fondazione Emilia Bosis” di Bergamo, uniti a grandi Artisti e Musicisti di stampo internazionale.

Pier Giacomo Lucchini, Fondatore e Presidente della Fondazione Emila Bosis, nonché Regista e Attore – Traghettatore di “Anime Galleggianti in Piazza Dodecagono”, è riuscito nel suo grande progetto anche grazie all’impegno degli uomini della Marina Militare: raccontare, all’interno del comprensorio della prestigiosa Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”, che Venezia, come tutte le città più belle del mondo, accoglie le periferie, attraverso il mondo fantastico degli animali e soprattutto attraverso la forza propulsiva della follia, limite che si fa risorsa.

“‘Le piazze sono – spiega Pier Giacomo Lucchini citando Renzo Piano – stupende emozioni dell’uomo’, ma all’ambito semantico dell’emozione, si riconduce anche l’importanza critica rigenerativa delle idee, delle pratiche, dei progetti artistici e quindi, in estrema sintesi, l’attitudine di una piazza ad accostarsi alla produzione culturale identitaria. Le piazze sono corpi vivi. ‘Anime galleggianti in piazza dodecagono’ sono parti di territorio esistenziale delle quali è sempre più difficile definire i confini. Delle nostre città è sempre meno facile disegnare i limiti oggettivi e distinguere l’intramoenia dalle periferie esterne. Sono emotivamente stupende, quindi, soprattutto quelle piazze che riconoscono nelle energie intellettuali diffuse una forte capacità di attivazione e riqualifica esistenziale. Energie che germogliano attraverso la progettazione e la realizzazione di paradigmi cultuali in grado di accendere e ridare vita, e quindi dignità, alle periferie urbanistiche e di conseguenza esistenziali. Lewis Mumford, urbanista, ama dire che “la piazza è sì un corpo, ma un corpo vivo, capace di trasformare il potere in responsabilità sociale, l’energia in cultura, elementi morti in simboli viventi di arte, e la riproduzione biologica in creatività sociale. L’epoca del consenso, se la critica è necessità, deve lasciare spazio al buon-senso”.

Il Comandate Natali della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” sottolinea i motivi etici dell’inusuale collaborazione: “Da sempre la Marina Militare assicura un grande contributo alle attività umanitarie, nel campo del sociale e sanitario, integrandosi con Enti ed Associazioni statuali e non governative. Finalità prioritaria della Scuola è la realizzazione di un percorso formativo completo attraverso il quale sia garantito il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni Allievo frequentatore nel rispetto della propria identità personale, culturale e sociale in maniera tale da permettergli di conseguire il successo scolastico e di renderlo autonomo, responsabile e solidale in ogni contesto personale e sociale nel quale si troverà ad agire. In particolare, la “mission” della Fondazione BOSIS che si occupa delle persone che soffrono di disturbi mentali intervenendo attraverso metodologie mirate di intervento terapeutico e socio-riabilitativo, sposa perfettamente quello che è uno degli obiettivi formativi che fanno parte del consolidato percorso didattico triennale dei nostri ragazzi, vale a dire l’Educazione all’affettività in ogni sfera della dimensione umana, in questo caso nei confronti delle persone che ne hanno maggiormente bisogno, allo scopo di consentire lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica.

È stata un’esperienza sicuramente emozionante vedere come l’interazione tra uomo ed animali quali cavalli, rapaci, gru coronate, oche e pappagalli possa avere effetti benefici su persone con disturbi psichiatrici agendo in modo positivo sulle relazioni, sulla capacità affettiva e lo scambio di tale affettività con gli altri. Gli spazi verdi della nostra Scuola hanno consentito di accogliere i numerosi animali che da anni accompagnano ed aiutano i pazienti della vostra Fondazione nel loro percorso riabilitativo senza particolari problemi. Malgrado la città di Venezia presenti qualche difficoltà logistica nei trasferimenti via laguna è stato comunque possibile allestire la rappresentazione teatrale in un ambiente unico quale quello della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” che, grazie ai suoi impianti sportivi ed alla spaziosa Aula Magna, è stata in grado di accogliere agevolmente un così inusuale spettacolo, peraltro seguito da quasi 400 ospiti provenienti, oltre che da Bergamo, da diverse zone del Veneto e non solo. Sicuramente per i nostri Allievi frequentatori è stato un momento importante per interfacciarsi con una realtà diversa ma accomunata dallo stesso obiettivo di crescita ed integrazione umana e professionale, a dimostrazione del valore di solidarietà marinaresca che contraddistingue da sempre la Marina Militare”.

Il Porticciolo con le Anime Galleggianti dell’artista Varesino Giorgio Vicentini ha accolto il pubblico con le gondole condotte dagli allievi della scuola Navale Militare “Francesco Morosini”, che hanno cullato in mare grosso la magistrale interpretazione dell’attrice Giulia Benetti che, con Vera Vavassori, ha interpretato la Duplice Anima dell’Uomo che si rivolge a Dio.

Valentina Grigò direttamente da X-Factor, con la sua gran voce e la sua fisarmonica, ha incantato e accompagnato il pubblico di stazione in stazione sino alla Resurrezione, con l’aiuto del regista e attore Stefano Fillippi.

Marino Salvadori, con gran temperamento, ha suonato al pianoforte la colonna sonora per i cavallerizzi Paolo, Virgilio e Simona impegnati in speciali figure con i cavalli.

Il volo dei Conuri con Simona Armadilli, attrice e responsabile della relazione con gli animali di Cascina Germoglio, ed i bambini del corso di Teatro Stalla hanno fatto sognare grandi e piccini.

TeatroAzione Asdc Scuola Teatro Circo con Sandra Siracusano e Italo Fazio dai loro trampoli hanno emozionato proprio come i Falconieri di Sua Maestà il Regno dei Rapaci con Dino Bendotti e Anna Flumeri.

La Musica del Quartetto Jazz di Michele Polga ha reso ancor più eccezionale la Sfilata del Laboratorio di Moda realizzato dallo stilista Luca Hettner con gli ospiti della Fondazione e le giovani studentesse dell’istituto Canina.

Infine, lo Stradivari del più grande violinista al Mondo, Martin Mumelter, che ha stregato il pubblico con il suo sensibile virtuosismo sottolineando inoltre la straordinaria performance del Cavallo che si Siede sul Divano: geniale idea di Piero Lucchini.

Le scenografie sono state molteplici e suggestive: la laguna e le sue Gondole, la Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” ed i suoi edifici, il paesaggio del trittico dell’artista surrealista italiano Rocco Forgione e la sua performance artistica e “La Piazza Dodecagono” dell’artista Varesino Giorgio Vicentini.

Fondazione Emilia Bosis è nata da Lei stessa: una donna intensa, generosa con la passione per l’arte e l’amore per il prossimo, che ha conosciuto in prima persona il disagio psichico ed ha voluto creare nel 1997 un luogo speciale per tutte le persone con questa patologia: donando un palazzo di sua proprietà. Piero Lucchini le è sempre stato accanto come educatore, amico e confidente ed insieme hanno realizzato un’idea visionaria e, non fosse per il fine etico, imprenditoriale: Fondazione Emilia Bosis, che ad oggi, vede 3 strutture e 8 servizi attivi, accreditati al servizio nazionale, nel recupero di pazienti psichiatrici con 80 dipendenti e 120 ospiti. una realtà in contro tendenza visti i periodi difficili.

Pier Giacomo Lucchini un uomo visionario e pragmatico, da sempre appassionato di animali e teatro ha creato inoltre “Cascina Germoglio”, sede dell’associazione “Aiuto a Vivere”, che si occupa di riabilitazione e assistenza di persone con disabilità fisica e psichica attraverso la natura, gli animali, corsi di equitazione, di cinofilia e molte altre proposte anche per bambini e poi ha costruito “Teatro Stalla” per unire la magia del teatro alla poesia nella relazione con gli animali.

Teatro Stalla sta divenendo sempre più un luogo, non solo di spettacoli teatrali fatti con l’ausilio degli animali, ma soprattutto un luogo d’incontro e di confronto, dove la malattia non è la barriera o l’ostacolo ma la plusvalenza in termini di risorse e benefici.

Per questo la Fondazione Emila Bosis è onorata di questa speciale Collaborazione con la Marina Militare.

 

Produzione Teatro Stalla di Fondazione Emilia Bosis

Regia Piero Lucchini e Stefano Filippi

Violinista di Fama Internazionale Martin Mumelter con lo Stradivari

Pianoforte: Marino Salvadori

Quartetto Jazz

Michele Polga Sassofono

Alvise Seggi Contrabbasso

Davide Ragazzoni Batteria

Chitarra Elettrica: Dario Zennaro

TeatroAzione Asdc Scuola Teatro Circo con Sandra Siracusano e Italo Fazio

Vogatori: Allievi Scuola Militare Navale Francesco Morosini

Falconieri di Sua Maestà il Regno dei Rapaci con Dino Bendotti e Anna Flumeri

Scenografia: Giorgio Vicentini e Rocco Forgione

Costumi dal Laboratorio Moda con Luca Hettner

Sponsor Trasporto: Tiso Alfredo E Figli Srl

In Scena

Attori: Ospiti e gli Operatori di Fondazione Emilia Bosis, Stefano Filippi, Valentina Grigò, Giulia Benetti e Vera Vavassori

Animali: Cavalli, Rapaci, Ciogna, Gru Coronate, Oche, Cani e Pappagalli

Produzione Teatro Stalla di Fondazione Emilia Bosis