La scorsa settimana è stata inaugurata a Verona, al Palazzo dei Mutilati, la mostra “Psichiatria: controllo sociale e violazione dei diritti umani”: 75 pannelli e 13 video per raccontare 300 anni di storia della psichiatria.

Questa è l’ottava edizione della mostra che si ispira al museo “Psichiatria: un viaggio senza ritorno del Citizen Commission on Human Rights di Los Angeles. La mostra prevede un percorso critiche che accompagna il visitatore dagli inizia della psichiatria e che mette via via in evidenza le criticità di questo tema.

Maria Rosaria D’Oronzo, allieva del dottor Giorgio Antonucci e Presidente del Centro di Relazioni Umane di Bologna, ha dichiarato: “Questa mostra è fondamentale per la lotta ai pregiudizi nel campo della salute mentale. Tutto questo anche grazie al professor Thomas Szasz, alla sua creatività alla sua intelligenza. Infine la dottoressa ha anche sottolineato la battaglia contro il TSO, per cui invoca una revisione della legge attuale. Dello stesso avviso la dottoressa Monia Gambarotto, recentemente stata in Senato per sottolineare il problema dell’allontanamento di migliaia di minori dalle loro rispettive famiglie, che ha specificato il problema di chi viene considerato diverso e finisce con l’essere etichettato, sedato e privato della sua personalità.