Si è tenuta nei giorni scorsi la rassegna “Robe da Mati”, realizzata per celebrare i 25 anni della cooperativa Sol.Co. di Treviso, in cui si è parlato di salute mentale attraverso il teatro, la musica, la scrittura all’ex ospedale psichiatrico di Sant’Artemio (ora sede della Provincia) luogo simbolico per la salute mentale e nel cuore della città.

Oltre 1500 le persone che hanno partecipato alle quattro serate di spettacolo, con la direzione artistica del Teatro del Pane, dove si sono alternati ben 15 artisti (Natalino Balasso, Giuliano Scabia, Banda Osiris, Mirko Artuso, Massimo Cirri, Sergio Marchesini, Giorgio Gobbo, Bruno Lovadina e gli attori de Il Re del Tempo).

Durante gli spettacoli, 20 le persone che hanno deciso di condividere, attraverso un breve racconto biografico, la volta che hanno pensato di diventare matti, scoprendo così l’effetto terapeutico della scrittura e la potenza della condivisione su un tema così delicato ed importante.

“Portare l’attenzione sul disagio psichico attraverso l’arte, e con spettacoli di grande qualità, è stata una scelta vincente, perché siamo riusciti a raggiungere le persone in maniera trasversale, senza vincoli, riuscendo nell’obiettivo di parlare di questo tema ad una platea ampia, consapevole e interessata – spiega la Presidente Luciana Cremonese a Treviso Today – Questa esperienza ci ha fatto capire che le persone avevano voglia di confrontarsi sulla salute mentale, abbattendo pregiudizi e muri che ancora esistono, attraverso una scelta coraggiosa, un modo nuovo ed efficace di comunicare il sociale”.

“Durante le serate ho incontrato molti sindaci, parlamentari e rappresentanti delle istituzioni che mi hanno manifestato la volontà di approfondire e conoscere la cooperativa, riconoscendo quanto la buona cooperazione sociale sia importante per il territorio, con una ricaduta sociale inestimabile” ha concluso Luciana Cremonese. “Volevo ringraziare ancora tutte le persone che hanno reso possibile questa bellissima avventura, in particolare tutti i soci della cooperativa, che si sono messi in gioco con coraggio e grande ironia. Ora pensiamo a come rendere il nostro lavoro ancora più radicato nel territorio”.

Grazie alle serate ed ad una campagna crowdfunding sono stati raccolti oltre 9 mila euro, che serviranno alla cooperativa per portare avanti progetti culturali, di inclusione e di approfondimento sui temi della salute mentale.

La cooperativa sociale Sol.Co. di Treviso dal 1992  si occupa di inserimento lavorativo di persone con disagio psichico, opera sul territorio con la sua attività di assemblaggio, blisteratura e imballaggio.  Attualmente impegna 65 persone, tra cui soci lavoratori, soci in formazione lavoro e volontari; negli anni, sono state circa 170 le persone inserite in percorsi professionalizzanti.

 

(Fonte e foto Treviso Today)