Dalla conferenza Health 2.0 Europe 2017, che si è svolta a Barcellona dal 3 al 5 maggio, è emerso che la cura delle malattie mentali potrebbe avere un nuovo alleato: le tecnologie e il mondo digitale. Questi due aspetti non si limiterebbero infatti alla gestione dei rapporti tra medico e paziente ma potrebbero anche essere vere forme di terapia. Gli esempi sono vari e come dicevamo se alcune soluzioni si offrono di supportare la relazione tra medico e paziente, altre mirano ad essere vere e proprie terapie digitali.
Braingaze, per esempio,è un’idea spagnola dedicata ai bambini affetti da disturbi dello spettro autistico e ha lo scopo di semplificare le diagnosi: in particolare la tecnologia sviluppata consente di identificare e diagnosticare i disturbi dello spettro autistico attraverso l’analisi dei micromovimenti oculari, così permettendo di intervenire tempestivamente. Oppure Dromnibus, un’app polacca dedicata a bambini con disordini dell’apprendimento e del comportamento per lo sviluppo delle capacità cognitive. L’idea sfrutta una metodologia diffusa in psichiatria infantile dedicata a bambini con sindrome autistica, di down e con disturbi del comportamento.
Anche per chi soffre di ansia e depressione, casi in cui le terapie digitali si sono dimostrate molto valide, sono diverse le soluzioni proposte.
Da citare Psious, una piattaforma attraverso la quale professionisti della salute mentale hanno accesso a strumenti di realtà virtuale per trattare i propri pazienti, senza necessità di grosse complicazioni o apparecchiature costose. La tecnologia è stata sviluppata in collaborazione con degli psicologi ed è ottima soprattutto se affiancata alla terapia tradizionale. Un altro esempio di start up digitale che si dedica a questi tipi di disturbi è Monsenso, per una migliore gestione della terapia e per semplificare il rapporto tra medico e paziente: la piattaforma permette al paziente di raccogliere i dati relativi al suo disturbo e gli permette di condividerli con il proprio medico. Ancora impegnata nella raccolta di dati è Mindpax, per la cura della depressione e dei disordini bipolari, che in associazione con il dispositivo indossabile monitora parametri biomedici e attraverso dei questionari vengono monitorati gli stati soggettivi, fornendo una panorama completo del comportamento del paziente con cui il medico potrà predire le crisi depressive.
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