Grazie alla collaborazione tra l’assessorato alla salute e quello alle attività sociali anche la Sicilia ha oggi un piano che garantisce la piena assistenza socio-sanitaria integrata per le persone disabili o appartenenti alle fasce deboli o a rischio. Sono previsti degli accreditamenti per adulti con disabilità, soggetti con dipendenze patologiche e minori e percorsi di erogazione per le cure domiciliari.

I due stessi assessori hanno illustrato alcuni dei punti salienti del piano ed è stato sottolineato come il nuovo documento colmi i diversi vuoti normativi precedenti che impedivano l’erogazione dei benefici previsti. All’interno vengono definite anche le linee guida per istituire l’Ufficio Unico Interassessoriale Salute – Famiglia come interlocutore unico e concreto per i bisogni della popolazione a rischio. In quest’ambito verrà realizzato un canale digitale per snellire le pratiche e dare informazioni ai cittadini. In particolare vengono attivate nel documento anche le procedure per l’inclusione socio lavorativa per la salute mentale attraverso un finanziamento specifico e vengono definite le attività per i casi in cui sono necessarie prestazioni sanitarie e protezione sociale per garantire le cure e la riabilitazione, l’inclusione sociale e il reinserimento lavorativo.

L’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi ha affermato: “Mettere insieme i servizi sociali e sanitari rappresenta davvero una notevole svolta culturale per tutta la nostra Isola. In questo modo diciamo addio a un sistema disorganizzato che non riusciva a offrire al paziente un servizio al cento per cento. Se prima, infatti, gli aspetti sanitari della cura della persona con alcune patologie erano separati dagli altri servizi previsti dall’assessorato alla famiglia, adesso invece, con questo piano si mettono insieme le due fasi indispensabili affinchè il cittadino con disabilità possa avere un progetto che racchiude in continuità gli interventi sociali e sanitari integrati. Si lavorerà quindi in maniera sinergica senza più alcun scollamento tra le attività dei due assessorati. In questo modo innalzeremo l’offerta di cura e di protezione della persona in un quadro di servizi che risponderanno agli standard di qualità”.

Anche l’assessore alle Politiche sociali Carmencita Mangano ha dichiarato che: “Il piano mette al centro la persona con tutti i suoi bisogni. Col piano socio-sanitario non avremo più un’assistenza frammentaria e disorganizzata, ma finalmente saremo guidati da una visione integrata tra sanità e sociale. Questa è la direzione che dovranno percorrere tutti i soggetti detentori di interesse che dovranno dare da oggi in poi risposte ai pazienti specifiche e non più frammentarie. Per esempio per quanto riguarda il piano pilota della salute mentale si prevedono i progetti personalizzati del paziente. In pratica una persona non ospedalizzata che non è all’interno di strutture residenziali ma è seguita negli ambulatori CSM avrà l’opportunità di un progetto di cura per lui e con lui che si potrà declinare in mille modi finalizzato proprio al raggiungimento dei maggiori livelli di autonomia e di inclusione socio-lavorativa ovvero all’adozione di interventi e azioni socio-assistenziali che lo accompagneranno direttamente e indirettamente”.