A Bologna il Policlinico Sant’Orsola ha reintepretato i disturbi mentali causati dell’Alzheimer attraverso il disegno. Ancora una volta l’arte viene in aiuto delle cure per la sanità mentale.

Il progetto vede coinvolti due disegnatori, Rocco Lombardi e Simone Lucciola, che rielaborano con tavole illustrate le storie raccontate dalle persone che soffrono di Alzheimer e che sono trattate al policlinico. Alcuni  pazienti raccontano della loro dipartita, altri invece esprimono l’attaccamento a questa vita. I protagonisti delle loro storie allora sono parenti presenti, a volte che sono già deceduti ma tornano a vivere nei loro pensieri. Spesso i pazienti sanno che c’è qualcosa che non va, si rendono conto che non riconoscono persone o che la memoria gli si confonde e in questi casi una nota di rabbia tinge le loro parole: “L’esperienza che sto vivendo è terrificante”, “Non mi rendo conto di ciò che faccio” e “Il fatto di non ricordare molte cose mi deprime”.

Centinaia di anziani vengono visitati ogni anno al centro per i disturbi cognitivi e delle demenze del Sant’Orsola. Per indagare le loro situazioni esistono diversi test che misurano le capacità mentali e tra queste prove ci sono anche quelle di scrittura. Grazie a questo progetto le loro parole prendono forma nelle tavole illustrate, che sono state esposte nel reparto di Geriatria. “Ci siamo divisi le frasi, alternando i disegni. Io ho creato delle tavole più oniriche, Simone dei ritratti più realistici”, racconta Rocco, che vive e lavora a Marzabotto”.

Di seguito alcune delle tavole, comparse anche su Repubblica.