Oggi ci soffermiamo sul rapporto tra l’industria del cinema mainstream e il disagio mentale grazie anche ad un’analisi realizzata dal sito “Linkiesta”: infatti, al di là dei vari serial killer psicopatici che già da soli creano confusione sulla schizofrenia e il disturbo delle personalità multiple, è la generale drammatizzazione esasperata con cui si tratta dei disturbi mentali, lontana dalla realtà, che crea una comunicazione inutile per tutti e che fomenta i pregiudizi. Così facendo i malati non riescono a ritrovarsi nei personaggi dei racconti e il resto della società non trae alcuna informazione su questo tipo di situazioni, perpetuando quella discriminazione che per chi è affetto da disturbi mentali risulta spesso come una prigione e che diventa un ostacolo molto difficile da superare.

Inoltre molte volte il finale della storia o è la piena guarigione e realizzazione del personaggio o il suo annientamento, che spesso coincide con la morte. Non c’è mai spazio quindi per la via di mezzo, una “lotta” quotidiana che nella realtà invece è la situazione più comune con cui molti malati devono confrontarsi, più o meno, anche dopo aver completato cure e riabilitazione.

Ci sono anche esempi cinematografici encomiabili chiaramente, ma spesso la tendenza è quella descritta e sarebbe bello che gli esempi virtuosi, invece, uscissero dal cinema di nicchia per approdare anche nel cinema mainstream. Quali film secondo voi trattano le malattie mentali nel modo migliore? quali sono i vostri pareri sul cinema che racconta storie sulle persone affette da disturbi mentali?