Anche a Ferrara ora è disponibile una forma di abitare supportato per gli utenti del servizio di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Ferrara, grazie alla collaborazione tra Ausl e Acer.

La seconda delle due gestisce il patrimonio abitativo dei Comuni della provincia e proprio attraverso queste strutture si è avviato un progetto sperimentale che dà la possibilità agli utenti seguiti dal centro di salute mentale che dimostrino le capacità necessarie per vivere in maniera autonoma; questo permetterà loro di recuperare una condizione di vita quotidiana più “normale”. Il progetto “Abitare supportato”, così si chiama questa iniziativa, fa parte della revisione dei servizi di salute mentale della Usl avviato da qualche tempo. Gli ambienti supportati di Acer, inoltre, sono a tutti gli effetti all’interno della comunità (scuole, posti di lavoro, abitazioni normali) e gli ospiti saranno chiamati a rispettare le norme sociali come tutti gli altri, richiedendo una presa di responsabilità maggiore ma che determina un passo ulteriore verso la completa riabilitazione e il reinserimento. Per far sì che tutto proceda per il meglio saranno previsti supporti flessibili da parte di un pool dedicato del servizio di salute mentale della Usl e il monitoraggio continuo degli ospiti.

Paola Carozza, direttrice del dipartimento di salute mentale dell’Azienda Usl di Ferrara ha evidenziato che: “gli appartamenti supportati rappresentano l’equivalente di un normale appartamento condominiale per molte persone con problemi di salute mentale e permettono di acquisire ed esercitare le necessarie abilità della vita quotidiana e di convivenza. Sono inoltre setting per favorire il bisogno di strutturare, in termini di normalità, le giornata tramite l’acquisizione di un ruolo lavorativo, educativo e l’organizzazione del tempo libero e per consolidare esperienze di successo relazionali”.

Il direttore Amministrativo dell’Azienda Usl, Stefano Carlini si è detto molto soddisfatto: “La convenzione con Acer consente al Dipartimento di Salute Mentale aziendale di perseguire gli obiettivi regionali di tutela della salute orientati a creare e mantenere connessioni e legami virtuosi tra sistemi di cura e sistemi di comunità, nel pieno rispetto dei principi di legittimità e di economicità, considerato che l’accordo non prevede alcun onere a carico della stessa azienda sanitaria e che i canoni praticati da Acer risultano convenzionalmente ridotti rispetto ai valori di mercato”.